Forge Fedriga GREEN & SAFETY Magazine N.15

Informazione e condivisione dei temi ambientali e di Salute e Sicurezza stanno alla base del rapporto di Forge Fedriga con tutte le parti interessate (stakeholder). Si pubblica il numero 15 del “Green & Safety Magazine”.

L’IMPORTANZA DEI COMITATI PER LA SICUREZZA

Nel corso dell’anno 2020 appena terminato hanno operato all’interno dell’Azienda due comitati che si sono costituiti ad inizio anno. Si tratta del Comitato per la Salute e Sicurezza dei Lavoratori partecipato da lavoratori in rappresentanza di tutte le aree aziendali, e del Comitato Protocollo COVID-19 composto dal Datore di Lavoro, RSPP, RLS e Medico Competente.
Il Comitato per la Salute e Sicurezza è stato promotore, presso la Direzione aziendale, di diversi interventi realizzati per riduzione di quei rischi per i lavoratori che, a volte, non sono sufficientemente approfonditi. Il Comitato Protocollo COVID-19, previsto dal DPCM del 14/03/2020, ha gestito e gestisce tuttora l’emergenza coronavirus in atto indicando e sorvegliando l’applicazione di tutte le misure di contenimento del contagio necessarie in Azienda che permettono ai lavoratori di operare in sicurezza.

LE AZIENDE BRESCIANE A DISPOSIZIONE PER LA CAMPAGNA VACCINI ANTI COVID-19

Le aziende della Provincia di Brescia, attraverso A.I.B. (Associazione Industriali Bresciani) si sono rese partecipi al progetto che Confindustria Brescia ha deciso di attivare, con la regia della Prefettura, insieme a ATS, Spedali Civili, Fondazione Poliambulanza, Gruppo San Donato e alle Organizzazioni Sindacali provinciali, per accelerare – appena possibile – la somministrazione dei vaccini anti-CoVID19. Il progetto basa le proprie potenzialità sulla collaborazione attiva, e volontaria, delle aziende associate.
Per comprendere le forze che si possono effettivamente mettere a disposizione di questa iniziativa, è stato rilevato il concreto interesse delle Aziende associate, e contestualmente, la presenza nell’azienda di alcune specifiche tecniche. Forge Fedriga ha manifestato questo interesse fornendo le informazioni tecniche richieste. Si tratta di mappare e valutare le aziende che hanno disponibilità di locali e spazi adeguati in cui eseguire eventuali vaccinazioni.
Le aziende bresciane hanno dato una rapida risposta, dettata dall’esigenza di definire il progetto nel minor tempo possibile, condizione necessaria perché gli interlocutori, Prefettura ed ATS in primis, lo condividano e, soprattutto, lo sostengano nelle sedi opportune (Regione Lombardia e Sistema Sanitario) per l’approvazione.
Una volta definito e autorizzato il progetto, ha ricordato il Presidente AIB, lo stesso prenderà avvio nel momento in cui ci sarà una quantità significativa di vaccini da mettere a disposizione della comunità.

NUOVO IMPIANTO FOTOVOLTAICO

E’ in fase di completamento un nuovo impianto fotovoltaico della potenza di 60 Kw sulla copertura del capannone Forge Fedriga di Berzo Inferiore dedicato al magazzino della materia prima. L’allacciamento alla rete è previsto nei prossimi mesi. L’impianto, considerata la richiesta di potenza delle attività di magazzino, coprirà durante il giorno una parte dell’energia necessaria riducendo il consumo di risorse. Analogamente è stato aggiunto all’impianto fotovoltaico esistente nei capannoni di Cividate Camuno, un nuovo gruppo di pannelli per una potenza di 20 Kw.
La produzione di Energia Elettrica da fotovoltaico di Forge Fedriga ha portato nel 2020 ad un contributo alla riduzione delle emissioni pari a 120 ton di CO2 che coincide a circa 46 T.E.P. (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) vale a dire la quantità di petrolio che, diversamente, sarebbe stato necessario bruciare per produrre la medesima energia che ha dato il sole.

L’ATTENZIONE ALL’AMBIENTE PARTE DALLA PROGETTAZIONE

L’evoluzione e le richieste qualitative sempre più stringenti per i forgiati in acciaio porta alla necessità di avere impianti sempre più performanti ed affidabili. Questo richiede costante adeguamento di macchinario e strutture. Per l’area dei trattamenti termici Forge Fedriga ha in corso la progettazione di un impianto automatizzato con forni e vasche di raffreddamento. In questa fase sono stati fissati, fra i vari input da dare ai progettisti, anche quelli legati agli impatti ambientali che genererà il nuovo impianto. Verranno pertanto realizzati impianti di combustione in grado di garantire il rispetto dei parametri di legge per le emissioni in atmosfera, utilizzate le torri di raffreddamento correttamente dimensionate per ridurre il consumo d’acqua prelevato dalla falda, montati ventilatori a bassa emissione acustica con motori di classe energetica superiore. E’ importante partire con il piede giusto… anche per l’ambiente.

A PROPOSITO DI OZONO
L’ozono (O3) è un gas costituito da tre atomi di ossigeno, forte agente ossidante, dotato chimicamente di un alta reattività legata alla particolare conformazione molecolare, caratterizzata da spiccata instabilità. Le concentrazioni medie giornaliere a livello troposferico, variano da poche unità di parti per miliardo (ppb) fino a superare in alcune zone nel periodo estivo 100 ppb. Si stima che le concentrazioni medie in zone rurali in Europa siano raddoppiate rispetto all’epoca pre-industriale. L’accumulo di ozono nella troposfera (regione dell’atmosfera che dal suolo si estende per 10-15 Km) ,oltre che per cause naturali, dipende dall’emissione di inquinanti primari come il monossido di azoto (NO) e i composti organici volatili (COV). A parte la complessità dei meccanismi di formazione e il ruolo dei fattori climatici non c’è dubbio che al fine di ridurre gli effetti sulla salute e sull’ecosistema determinati da elevati livelli di O3 nell’aria, occorra agire sulle fonti degli inquinanti sui quali l’uomo può esercitare un controllo. Sono rilevanti i contributi delle emissioni da trasporto su strada, la produzione e l’utilizzo di solventi organici o di preparati che li contengano, processi di combustione nella produzione di energia e dell’industria.
Le linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) danno come indicatori, in termini di μg/m³ di O3 nell’aria mediamente in 8 ore, la tabella qui allegata.
Per la Lombardia, i dati rilevati nel 2019, dicono che il valore obiettivo di 120 μg/m³ da non superare per più di 25 giorni all’anno (D.Lgs.152/2010), risulta essere superato in tutte le zone del territorio lombardo. La soglia di allarme (240 μg/m³) è stata superata in 20 delle stazioni di rilevamento (per un minimo di 1 ora fino ad un massimo di 11 ore) sulle 46 installate nel territorio. Sono dati che meritano una riflessione collettiva.